Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge pone l'attenzione sulla circostanza, difficilmente confutabile, che la magistratura onoraria, nel nostro Paese, non ha più un ruolo complementare e occasionale in rapporto all'amministrazione della giustizia, ma anzi svolge una funzione assolutamente fondamentale nel rispondere alla domanda di giustizia che sempre più massicciamente proviene dai cittadini.
      È noto a tutti che, se tutti i magistrati onorari incrociassero le braccia, l'attività nei palazzi di giustizia sarebbe paralizzata.
      A fronte di questa sempre crescente importanza della magistratura onoraria a vario titolo, non è corrisposta un'altrettanta considerazione, da parte del legislatore e dei vari Governi che si sono succeduti alla guida del Paese negli ultimi lustri, nei confronti di quanti, sempre più professionalmente, rispondono in prima linea alla domanda di giustizia della gente. Per cui oggi ci troviamo di fronte a diverse categorie di giudici onorari; con altrettanto diversi criteri di selezione; con diverse retribuzioni e con diverse durate di rapporti di lavoro, ma tutti improntati all'assoluta precarietà che molte volte non corrisponde alla qualità del servizio che sempre più viene fornito con alto tasso di professionalità.
      In tutto ciò vi è la beffa di perdere la prestazione professionale, per scadenza dei mandati, proprio quando la stessa è diventata più remunerativa dal punto di vista dell'efficacia e della qualità del servizio.
      Il problema è stato sempre impostato in maniera sbagliata. Da una parte, quella dello Stato, aumentando le competenze e le disponibilità per i magistrati onorari; dall'altra,

 

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quella della magistratura onoraria, cercando di far scattare qualche diritto o di trovare scappatoie per improbabili inserimenti nella magistratura ordinaria.
      Con la presente proposta di legge, con cui si ripropone un'iniziativa già presentata nella passata legislatura grazie alla disponibilità di parlamentari collocati trasversalmente nel panorama politico e all'attivismo di alcuni esponenti associativi della magistratura onoraria, si cerca di porre fine ad una ingiustizia istituendo la magistratura onoraria di complemento che, pur svolgendo un ruolo del tutto simile a quello svolto dalla magistratura ordinaria, è reclutata in maniera diversa; ha una retribuzione inferiore ma assolutamente decorosa e, cosa più importante, ottiene un inquadramento previdenziale che la rende una delle tante professioni del nostro tempo. È evidente che, regolarizzando i magistrati onorari, il numero di quelli che possono essere regolarmente inquadrati sarà notevolmente inferiore a quello attuale (da circa 9.000 si passerà a circa 4.500), ma sufficiente a garantire un servizio assolutamente soddisfacente.
      La proposta di legge consta di 12 articoli che disciplinano l'istituzione del ruolo dei magistrati di complemento (articolo 1); il trattamento giuridico, economico e previdenziale (articolo 2); il concorso (articolo 3); il tirocinio e la nomina, il passaggio di funzioni e i trasferimenti (articoli 4 e 5); l'accesso alla magistratura ordinaria e alle funzioni superiori (articoli 6 e 7), le disposizioni transitorie, regolamentari, le disposizioni per i magistrati di complemento distrettuali e la copertura finanziaria (articoli 8-12).
 

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